Intitolazione dell’Aula Magna della scuola al Prefetto Carlo Mosca

Il 30 aprile 2021, nel trigesimo della sua scomparsa si è svolta presso l’Aula Magna della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia la cerimonia di intitolazione di tale aula al compianto Prefetto e Consigliere di Stato Carlo Mosca.

L’evento è stato simbolicamente molto significativo per l’Istituto e per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, in quanto diretto a esaltarne il ricordo associando la sua figura proprio al luogo nel quale – l’Aula Magna – ha sviluppato gran parte del suo magistero formativo.

L’evento ha visto la presenza del Ministro dell’interno, Prefetto Consigliere di Stato Luciana Lamorgese, del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, e delle più alte cariche politiche e istituzionali del Viminale e del Dipartimento di pubblica sicurezza, nonché dei vertici delle forze di polizia e del figlio, dott. Davide Mosca. Alla breve cerimonia hanno assistito anche i docenti e i frequentatori del XXXVI corso di Alta formazione, quali ideali rappresentanti anche di tutti i 35 corsi precedenti, nei quali il Prefetto Mosca è stato titolare della cattedra di “Teoria generale del coordinamento e contrasto al crimine organizzato, nonché del terrorismo”.

Per primo ha preso la parola il Direttore della Scuola – Gen. D. CC Giuseppe La Gala – il quale ha evidenziato l’importanza di raccogliere l’eredità lasciata dal Prefetto Mosca, che si può condensare in due aspetti fondamentali: l’importanza dello studio e approfondimento continuo delle tematiche della sicurezza e il recupero del valore dell’attribuzione di autorità nel comparto sicurezza, che deve essere ispirato alla tutela dei diritti fondamentali attraverso il sapiente bilanciamento dei poteri conferiti a tale scopo.

Successivamente è intervenuto il prof. Mario Morcellini, rappresentante dei docenti dei corsi di Alta formazione e titolare della cattedra “Comunicazione, reti e ricerca sociale”, il quale, nel lumeggiare la figura del compianto Prefetto, ha evidenziato la sua capacità di diffondere, in modo empatico e con uno stile comunicativo aperto ed elegante, i valori fondanti dello Stato e della democrazia, trasfondendoli in una comune “cultura della sicurezza”. Il Prof. Morcellini ha anche ricordato la straordinaria capacità del Prefetto Mosca di eccellere in ogni ambito in cui si è manifestata la sua opera: oltre che un infaticabile servitore dello Stato, è stato un docente appassionato, multiforme e trasversale, collaboratore – e spesso Direttore – di riviste, nonché ispiratore di molteplici collane ed opere scientifiche.

Il figlio del compianto professore, dott. Davide Mosca, ha a sua volta ricordato il “sorriso dell’anima” che leggeva sul viso del padre ogni volta che era chiamato ad insegnare presso il nostro istituto, evidenziando l’importante esempio di fedeltà alla democrazia e alle istituzioni che ha sempre rappresentato quale convinto servitore dello Stato: era un “piantatore di valori” – come lui stesso amava definirsi – impegnato nella diffusione dei valori morali a tutti i livelli della pubblica amministrazione.

E’ infine intervenuto il Ministro dell’interno, Prefetto Consigliere di Stato Luciana Lamorgese, la quale ha posto l’accento sul ruolo del Prefetto Carlo Mosca quale punto di riferimento per tutta l’Amministrazione dell’Interno e su come il suo parere di studioso e di uomo delle istituzioni sia sempre stato considerato ed ascoltato. Non secondario è stato altresì il ricordo della sua profonda umanità e della sua apertura e disponibilità nei confronti di tutti, a prescindere dal livello dell’interlocutore.

Terminati gli interventi degli illustri relatori, ha avuto luogo la sobria – ma piena di   comprensibile emozione  – cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna, attraverso la scopertura della targa che ha rivelato la nuova denominazione “Auditorium Prefetto Carlo Mosca” e la consegna al figlio Davide del decreto di intitolazione. E’ un segno tangibile dell’infaticabile opera svolta dal Prefetto Mosca nell’elevare il nostro Istituto – secondo la definizione proprio da lui coniata – a “Cattedrale della formazione alla Sicurezza”.