Antiriciclaggio, un ecosistema da rafforzare: il ruolo strategico della società civile nella prevenzione della criminalità finanziaria

Il 13 maggio 2025 si è tenuto, presso l’Auditorium “Prefetto Carlo Mosca” della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, l’evento “L’ecosistema antiriciclaggio in Italia: stato dell’arte e ruolo della società civile”, promosso da Transparency International Italia nell’ambito del progetto europeo STEP EU – Strengthened Enforcement Capacities of Public Authorities in the European Union.

L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del mondo accademico e del giornalismo investigativo, con l’obiettivo di promuovere un confronto interistituzionale sull’intersezione tra antiriciclaggio e anticorruzione. Centrale il messaggio emerso: rafforzare la collaborazione tra autorità pubbliche e società civile è cruciale per costruire un sistema di contrasto efficace ai flussi finanziari illeciti.

A inaugurare i lavori sono stati Maurizio Vallone, Direttore della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia e Michele Calleri, Presidente di Transparency International Italia collegato da remoto. Entrambi hanno evidenziato la necessità di un approccio sistemico alla prevenzione, fondato sull’integrazione tra gli attori istituzionali e la partecipazione attiva della società civile.

Fulcro dell’iniziativa è stata la presentazione dei risultati della ricerca realizzata nell’ambito del progetto STEP EU, illustrata da Aiste Galinyte e Giovanni Zorra di Transparency International Italia. Lo studio offre una panoramica delle criticità e delle buone pratiche nei sistemi antiriciclaggio degli Stati membri dell’UE, sottolineando il contributo che la società civile può offrire in termini di monitoraggio, prevenzione e sensibilizzazione.

La tavola rotonda, dal titolo “Il ruolo della società civile nell’antiriciclaggio in Italia e in Europa”, è stata moderata da Andrea De Tommaso (membro del National Advisory Group del progetto STEP EU) e ha visto la partecipazione di esperti e figure istituzionali di rilievo.

Ne hanno discusso il Gen. Michele Carbone, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), la D.ssa Laura Valli, Consigliere presso l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), il Dr Italo Borrello e il Dr Pierpaolo Fratangelo, rappresentanti della Banca d’Italia, il Dr Antonio Bosisio, ricercatore del centro interuniversitario Transcrime e il Dr Lorenzo Bagnoli, giornalista investigativo e co-direttore di IRPI Media.

Nel corso del dibattito è emersa la necessità, come ribadito dal Dr Roberto Giambelli, Advocacy Officer Transparency International Italia, in sede di conclusioni, di superare una visione esclusivamente repressiva del fenomeno, promuovendo invece un ecosistema antiriciclaggio basato su cooperazione, trasparenza e responsabilità condivisa.

I partecipanti hanno riconosciuto il ruolo chiave della società civile, sia nel promuovere la cultura della legalità, sia nel contribuire all’efficacia delle normative attraverso attività di advocacy e monitoraggio.

L’iniziativa ha ribadito l’impegno di Transparency International Italia nel facilitare il dialogo tra settore pubblico e privato, in un contesto europeo che richiede un rafforzamento delle capacità istituzionali e una crescente sinergia multilivello per contrastare in modo strutturale la criminalità economica.