Nella giornata del 21 maggio si è tenuto, presso l’Auditorium “Prefetto Carlo Mosca” della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma, l’incontro di studio promosso dalla Fondazione Vittorio Occorsio sul tema: “Cybercrime e cooperazione internazionale: strumenti normativi, tecniche d’indagine e prospettive future”.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di elevata riflessione tecnico-giuridica sui principali strumenti normativi internazionali in materia di crimine informatico, sulle tecniche investigative più avanzate e sulle prospettive di evoluzione della cooperazione giudiziaria sovranazionale.
In sala, oltre operatori del settore investigativo e accademici erano presenti anche i frequentatori del Corso di Alta Formazione promosso dalla Fondazione, coinvolti attivamente nella discussione e nella condivisione di esperienze professionali in sede di dibattito.
Dopo il saluto di benvenuto rivolto ai presenti dal Direttore della Scuola, Maurizio Vallone e la presentazione a cura della Prof.ssa Carmela Decaro, Segretaria Generale della FVO e già Vicesegretaria Generale della Presidenza della Repubblica, hanno preso la parola alcuni tra i più autorevoli esperti del settore:
- Giovanni Salvi, già Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e Presidente del Comitato Scientifico FVO, ha aperto i lavori con una relazione sullo sviluppo della cooperazione internazionale nel cyberspazio, delineando criticità normative e prospettive di armonizzazione;
- Nicola Selvaggi, Vice Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e Professore Associato di Diritto Penale, ha analizzato l’evoluzione della legislazione penale sostanziale in materia di cybercrime, con particolare riferimento ai nuovi paradigmi di incriminazione;
- Antonio Balsamo, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e Giudice della Roaster della Corte Speciale del Kosovo, ha esaminato il quadro multilaterale della cooperazione giudiziaria, soffermandosi sulla Convenzione di Budapest e sul recente trattato ONU in tema di criminalità informatica;
- Francesco Testa, Procuratore Europeo Delegato, ha presentato il modello operativo della Procura Europea (EPPO) come possibile riferimento per future strutture investigative congiunte;
A seguire, Eugenio Albamonte, sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo e Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e Sicurezza Cibernetica, hanno condiviso esperienze operative relative all’impiego degli strumenti di cooperazione giudiziaria e investigativa nelle indagini su reati informatici complessi.
I lavori si sono chiusi con una sessione di dibattito e confronto, che ha evidenziato l’urgenza di un coordinamento più efficace tra i livelli normativo, giudiziario e investigativo, nonché la centralità della formazione continua e specializzata per affrontare le sfide poste dalla criminalità digitale transnazionale.
L’evento si inserisce nel più ampio percorso formativo promosso dalla Fondazione Vittorio Occorsio, volto a favorire il dialogo tra prassi operativa e riflessione scientifica nel campo del diritto penale e della giustizia.


