Si è inaugurato oggi l’anno accademico 2022/2023 della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con l’intervento della Presidente della Corte Costituzionale, Prof.ssa Silvana Sciarra, che è stata accolta dal Ministro dell’Interno – Prefetto Matteo Piantedosi, unitamente al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Prefetto Lamberto Giannini ed al Direttore della Scuola – Gen. D. CC Giuseppe La Gala.
Alla cerimonia hanno preso parte i vertici delle forze di polizia, i 23 frequentatori del 38° Corso di Alta Formazione – tra cui 5 ufficiali stranieri – e del 48° Corso di Analisi criminale, nonché altri illustri rappresentanti del mondo politico, istituzionale ed accademico.
La Presidente della Corte Costituzionale, dopo aver passato in rassegna il reparto d’onore interforze con Bandiera della Polizia di Stato, si è recata presso la sala di rappresentanza dove ha incontrato le massime autorità e, come da tradizione, ha apposto la propria firma, a ricordo dell’evento, sul libro d’onore della Scuola.
Nel suo intervento introduttivo, il Direttore della Scuola ha esposto le linee di indirizzo alle quali saranno ispirati gli studi accademici dell’anno che si va ad inaugurare, evidenziando come il continuo e irregolare cambiamento dei parametri di riferimento della sicurezza – costantemente e repentinamente in evoluzione con sfide sempre diverse e non previste – abbia un impatto inevitabile e determinante sulla formazione di coloro che sono chiamati, nel breve e medio termine, a costituire l’asse portante della risposta agli attacchi alla sicurezza delle nostre comunità.
Con tali premesse, le linee guida dell’offerta formativa saranno dunque reinterpretate ed aggiornate, mantenendo tuttavia ben saldi gli obiettivi programmatici perseguiti nel corso degli ultimi due anni, quali la cooperazione istituzionale e il perfezionamento delle qualità decisionali dei futuri dirigenti che frequentano i corsi di Alta formazione.
Numerose sono state infatti le iniziative citate dal Direttore finalizzate a rafforzare la cooperazione istituzionale a livello sia nazionale che internazionale e dirette a favorire il confronto con le emergenze più attuali, quali la crisi energetica, quella alimentare e le conseguenze dei conflitti armati che purtroppo costituiscono il doloroso presente della comunità internazionale
Con riguardo alla formazione della futura classe dirigente, l’obiettivo della Scuola è quello di preparare decisori che sappiano non solo individuare le migliori soluzioni attraverso l’approfondimento delle conoscenze tecnico-giuridiche ma anche acquisire l’indispensabile attitudine a non aver timore delle responsabilità derivanti dall’applicazione delle soluzioni individuate, coltivando umiltà, coraggio, fede e rispetto.
Il Ministro dell’Interno nel suo intervento ha rivolto ai funzionari e ufficiali chiamati a frequentare il prossimo ciclo di studi il più fervido augurio di buon lavoro, esortando altresì il Direttore della Scuola a proseguire nel solco concordato di una formazione estesa e trasversale e sempre all’avanguardia.
“Questa Scuola – ha proseguito il Ministro – è la casa delle più elevate professionalità nell’ambito delle forze di polizia è un’istituzione che nel corso degli anni ha saputo affermarsi come modello anche nel piano internazionale. Chi frequenta queste aule riceve non solo nuove conoscenze professionali ma anche un quadro valoriale relativo ad un modello ben preciso di fare sicurezza”.
“Fare sicurezza – ha continuato il ministro dell’Interno – non significa oggi guardare solo all’andamento della delittuosità, fare sicurezza è creare una cornice entro la quale ogni cittadino possa sentirsi meno insicuro e costruire un ambiente dove ciascuno possa esercitare i propri diritti”.
La professoressa Silvana Sciarra nella sua lectio magistralis , dal titolo “La Corte costituzionale e la sicurezza dei diritti” , ha evidenziato l’importanza dell’apprendimento continuo ‒ che è contemporaneamente un impegno e un privilegio ed ha approfondito alcuni particolari ambiti in cui la Corte Costituzionale interviene per “coltivare il terreno della sicurezza dei diritti”.
Ne ha in particolare sottolineato la complessità evidenziando l’impegno della Corte nell’assicurarne l’esercizio ponendo sempre al centro delle sue pronunce il valore della persona attraverso l’applicazione dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e uguaglianza.
La dichiarazione di apertura dell’anno accademico 2022 – 2023 pronunciata dal Ministro Piantedosi ha concluso la cerimonia.