Nel pomeriggio del 21 febbraio, presso l’Auditorium “Carlo Mosca” di questo Istituto, il Direttore Maurizio Vallone ha avuto il piacere di intervistare il Professore Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.
Dopo aver ringraziato l’ospite per la sua presenza, il Direttore Vallone ha ricordato come il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione Luigi Salvato nella sua prolusione tenuta in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico della Scuola dal titolo “Presunzione di innocenza, comunicazione e formazione” ha posto l’accento sul difficile rapporto tra diritto alla privacy e diritto di informazione, che assieme generano una equivalenza tra diritti e doveri reciproci dei cittadini, delle forze dell’ordine, dei magistrati e degli organi di informazione.
Il Prof Stanzione ha evidenziato come il compito del Garante è proprio quello di individuare le criticità e le violazioni dei diritti alla riservatezza.
Dopo aver ringraziato i corsisti presenti, e rispondendo alle domande del Direttore, il Presidente ha rappresentato il funzionamento dell’ufficio del Garante per la protezione dei dati personali e quali sono i compiti allo stesso demandati. Lo definisce una delle poche autorità, se non l’unica, ad avere una competenza trasversale e peculiare. Non ha funzioni regolatorie ma di tutela di un diritto fondamentale: la privacy.
Il Garante per la protezione dei dati personali è un organo collegiale, composto da quattro membri eletti dal Parlamento a voto limitato, i quali rimangono in carica per un mandato di sette anni non rinnovabile.
Il Presidente ha descritto un particolare settore della privacy, quello delle relazioni tra privacy e neuroscienza, mettendo in luce i pericoli di quello che è ha definito il “neurocapitalismo”.