Parallelamente alle attività sviluppate a Roma, dal 17 al 21 aprile 2023 si è svolta a Parigi, presso lo IHEMI, un’altra stimolante esperienza di una rappresentanza di dieci frequentatori del 38° Corso di Alta Formazione, chiamati a condividere saperi ed esperienze con gli omologhi francesi.
Anche in questo caso, i lavori sono cominciati con l’esposizione delle presentazioni introduttive sia degli istituti protagonisti dello scambio culturale (Scuola di perfezionamento e IHEMI) sia delle singole forze di polizia operanti nei rispettivi Paesi, nonché con il collegamento in videoconferenza tra il Direttore della Scuola di perfezionamento e il Direttore dell’IHEMI, Préfet Eric Freysselinard.
Il programma, articolato nei cinque giorni, ha consentito ai frequentatori designati di studiare, approfondire e applicare diversi tipi di attività strategiche di sicurezza pubblica, conseguendo un’ampia panoramica sui differenti approcci nella risoluzione delle problematiche in momenti di crisi: le occasioni di confronto hanno riguardato approfondimenti sulla gestione delle crisi sia riguardo alle attività delle forze di polizia sia, più in generale, in merito alle responsabilità di tutto il comparto pubblico. Una particolare attenzione è stata dedicata alla gestione delle crisi in ambito privato.
Il programma ha avuto i suoi momenti più qualificanti nello svolgimento di un’esercitazione sulla gestione di una situazione di crisi. Nel merito, è stato ipotizzato un attacco terroristico multiplo nel sud della Francia; al confine con l’Italia, e i frequentatori hanno simulato la gestione di tutte le articolazioni statali in campo, sotto il profilo della sicurezza pubblica, dell’emergenza sul territorio, comprese le attività sanitarie, investigative e di ordine pubblico: in pratica sono stati affrontati tutti gli aspetti gestionali della macchina pubblica in un contesto di crisi, anche con riferimento ai rapporti con gli organi di informazione.
La delegazione italiana è stata anche ricevuta dall’Ambasciatrice d’Italia a Parigi, Emanuela D’Alessandro, che ha sottolineato come la cooperazione internazionale, nel fondamentale e strategico contesto del contrasto al crimine, sia l’unico strumento per una lotta davvero efficace
