L’auditorium “Prefetto Carlo Mosca”, nella giornata del 9 febbraio, è stato teatro del convegno “Lo stato sulle relazioni internazionali e della sicurezza all’epoca della pandemia”, che si inserisce nell’ambito dei seminari riguardanti la geopolitica e rientra nel quadro delle iniziative formative previste dal piano degli studi del XXXVII Corso di Alta Formazione.
L’evento, brillantemente moderato dal Dott. Andrea Margelletti, Presidente del Centro Studi Internazionali (Ce.S.I.), attento ed apprezzato osservatore e cultore dei fenomeni geopolitici è stato aperto dal Direttore della Scuola, Gen. D. CC Giuseppe La Gala, che ha rivolto un sentito ringraziamento ai relatori ed un indirizzo di saluto a tutti i partecipanti, sia presenti fisicamente che collegati in videoconferenza, sottolineando l’evidente attualità dei temi affrontati nel corso dell’incontro. In particolare, ha evidenziato la stretta interrelazione fra la sicurezza interna e gli equilibri nelle relazioni internazionali, nonché la necessità di comprensione delle diverse variabili, che incidono sull’integrità territoriale, sulla libertà economica e la sicurezza sociale, politica e religiosa dei diversi Paesi.
L’Amb. Stefano Pontecorvo, protagonista nell’ultima crisi afgana, ha tracciato un interessante quadro di politica estera nazionale in relazione alle sfide che attendono l’Italia nel prossimo futuro, in particolare nei rapporti bilaterali con i Paesi che si affacciano sul mediterraneo. La sua stimolante riflessione si è soffermata sulla necessità di recupero di una capacità autonoma e trainante della politica estera del nostro Paese, grazie alla capacità tutta italiana di apertura al dialogo, pur nel quadro di una conferma dei pilastri portanti costituiti dall’europeismo e atlantismo.
Il Gen. C.A. Enzo Bernardini, Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha diffusamente illustrato l’importanza della stability policing, quale funzione militare autonoma a copertura del security gap negli scenari di intervento all’estero e quale strumento per la politica di difesa e sicurezza nazionale. Tali attività contribuiscono al raggiungimento di obiettivi strategici, militari e politici in una cornice di stabilità, attraverso il qualificatissimo supporto per la ricostruzione, l’addestramento e la formazione delle locali forze di polizia, esportando così all’estero il modello italiano di fare polizia.
Il Prof. Piero Schiavazzi, giornalista e docente di Geopolitica Vaticana, ha fornito un’originale e inedita lettura delle relazioni internazionali attraverso l’analisi dell’enciclica “Fratelli Tutti”, richiamando il tema della fratellanza universale quale vaccino nelle crisi geopolitiche apertesi nell’epoca della pandemia.
In questo quadro ha anche fornito alcune chiavi interpretative delle iniziative geopolitiche del Vaticano in aree strategicamente sempre più centrali della politica internazionale come l’Asia e l’area del Pacifico.
Il Dott. Stefano Vespa, giornalista della rivista Panorama e della testata web formiche.net, ha posto in risalto il ruolo e la responsabilità dei media in epoca pandemica, trattando in particolare il tema dell’attendibilità delle notizie e più in generale quello delle fake news, che si riverberano pesantemente sulle condizioni di sicurezza a livello nazionale e internazionale.
Il Dott. Lucio Caracciolo, direttore della nota rivista italiana di geopolitica “Limes “, ha trattato a sua volta il tema del ruolo dell’Europa nell’equilibrio tra Stati uniti e Russia, soffermandosi sulla diversità europea rispetto agli altri attori internazionali, riferendosi in particolare alle potenze mondiali americana, russa e cinese ma anche a quelle più prettamente regionali tra le quali l’emergente Turchia.
I lavori sono terminati con un interessante e coinvolgente dibattito stimolato dal Dott. Andrea Margelletti, durante il quale i frequentatori del XXXVII CAF ed il 47° corso di Analisi Criminale hanno potuto approfondire ulteriormente alcuni dei temi trattati.