Alla Scuola di Perfezionamento, tavola rotonda su “L’intelligenza artificiale e la prova nel processo penale”.

Nella mattinata dell’11 febbraio, il Direttore della Scuola, Maurizio Vallone, ha avuto il piacere di ospitare e salutare tutti gli invitati alla Tavola Rotonda su “L’intelligenza artificiale e la prova nel processo penale” tenutasi presso l’Auditorium “Carlo Mosca” di questo Istituto.

Hanno portato indirizzi di saluto il Pref. Stefano Gambacurta, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza preposto all’attività di coordinamento delle Forze di Polizia; l’Avv. Giulia Boccassi dell’Ufficio di Presidenza dell’Unione Camere Penali Italiane; l’Avv. Irma Conti, Vice Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma; l’Avv. Gaetano Scalise, Presidente della Camera Penale di Roma.

L’On. Salvatore Deidda, Presidente 9° Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, ha inviato un video messaggio di saluto.

Al tavolo erano presenti il Dott. Giovanni Salvi, già Procuratore Generale della Corte di Cassazione e Presidente del Comitato scientifico Fondazione “Vittorio Occorsio”, l’Avv. Prof. Filippo Dinacci, Avvocato Cassazionista e Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale presso Università LUISS Guido Carli di Roma,

il Prof. Gianluigi Greco, Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale e docente ordinario di informatica presso l’Università della Calabria.

In video collegamento la Prof.ssa Barbara Caputo, Docente ordinario presso il Dipartimento di Automatica e Informatica (DAUIN) del Politecnico di Torino e referente per l’I.A.e l’On. Ciro Maschio, Presidente Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.

Moderatrice per l’occasione, la dott.ssa Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice RAI che ha aperto la tavola rotonda citando il filosofo e docente Luciano Floridi che definisce l’intelligenza artificiale “..il contrario di quello che noi sentiamo dire nel termine”: l’intelligenza artificiale non esiste, proprio perchè l’intelligenza è una peculiarità umana, con tutti i sensi attivi. L’intelligenza artificiale è un’enorme efficienza che supera i limiti della mente umana. Per intelligenza artificiale si intende la capacità di alcuni agenti artificiali, di agire in maniera autonoma senza intelligenza.

I vari interventi che si sono susseguiti hanno evidenziato come l’automastismo, quindi l’intelligenza artificiale, sia entrato a pieno titolo anche nel processo penale.

L’esigenza sociale di snellire gli iter burocratici, che tanto affliggono i processi, sono stati l’imput che hanno permesso l’entrata delle “macchine” nel mondo del diritto, ma tutto questo ha suscitato qualche dubbio e anche alcuni timori per un futuro che arriverà ed un presente dove occorre essere vigili per evitare che la tecnologia già disponibile fornisca strumenti di alterazione delle prove nel processo penale.